Fabbisogni d’innovazione nella Regione Marche e nella produzione di drupacee

Le drupacee rappresentano la principale produzione frutticola della Regione Marche: le due aree più importanti sono la Valdaso e la Valle del Foglia. La scarsa conoscenza a disposizione delle aziende frutticole sulla gestione della moniliosi, rappresenta un limite alla produzione sia dal punto di vista quantitativo, sia qualitativo. La malattia si sviluppa anche durante la conservazione, contribuendo allo spreco di prodotti ortofrutticoli freschi. Tale avversità può spingere a numerosi trattamenti fungicidi, a volte senza consapevolezza della reale necessità d’applicazione. Negli ultimi anni sono aumentati i trattamenti specifici per il controllo della moniliosi nel disciplinare di produzione integrata della Regione Marche. In altre aree frutticole (Spagna, Nuova Zelanda) sono stati messi a punto modelli previsionali per ottimizzare i trattamenti fungicidi contro la moniliosi, potenzialmente trasferibili alla realtà frutticola marchigiana.

Obiettivo generale

Il progetto ZeroSprechi è finalizzato alla salvaguardia dell’ambiente, alla salute del consumatore e a quella degli operatori agricoli, producendo prodotti di qualità e riducendo gli sprechi di ortofrutticoli freschi. Le strategie a tal fine sono l’ottimizzazione delle strategie di difesa, la potenziale riduzione del numero dei trattamenti in campo, nonché la sperimentazione di modelli innovativi di intervento per l’agricoltura integrata e per quella biologica.

Obiettivi operativi ed innovazioni

Gli obiettivi delle imprese partecipanti del progetto ZeroSprechi sono il miglioramento della produzione di drupacee e la valorizzare della qualità in post raccolta, con l’aumento della shelf life e la riduzione degli sprechi. Al fine d’ ottimizzare la protezione dalla moniliosi, riducendo i residui di agrofarmaci e gli sprechi di frutta in post raccolta, si intende introdurre nel comparto delle drupacee le seguenti innovazioni

  • Adozione di sistemi previsionali già validati all’estero per ottimizzare i momenti di intervento e ridurre il numero di applicazioni di agrofarmaci;
  • Applicazioni di agrofarmaci, anche attraverso un prototipo in grado di parzializzare il getto, così da ridurne la quantità immessa nell’ambiente;
  • Analisi dei frutti sottoposti ai diversi trattamenti per la presenza di residui di agrofarmaci;
  • Definizione di strategie di protezione a basso impatto per l’agricoltura biologica ed integrata;
  • Conservazione dei frutti raccolti, attraverso diverse strategie di packaging ed in atmosfera con ozono, per limitare l’incidenza della moniliosi in post raccolta;
  • Valutazione della shelf life dei frutti simulando la vita a casa del consumatore finale e analizzando lo sviluppo del marciume bruno;
  • Verifica della composizione delle Monilinie presenti, della loro resistenza a fungicidi e dell’interazione con ditteri drosofilidi;

Valutazione delle caratteristiche qualitative di frutti raccolti a diverso stadio di maturazione, e loro proposta al consumatore informandolo sulle caratteristiche distintive del prodotto marchigiano.

I soggetti: gruppo operativo (GO), AAA e PIF

Il G.O. ZeroSprechi è costituito dal soggetto capofila, due imprese agricole, l’UNIVPM e l’ASSAM quali enti di ricerca ed un consulente. (Visualizza l’elenco completo dei Partner)

Le aziende aderiscono agli accordi agroambientale d’area (AAA) Valdaso ed all’AAA della Valle del Foglia, che intendono sviluppare negli agricoltori la consapevolezza su temi quali la tutela dei corpi idrici superficiali e profondi, sull’utilizzo di sistemi e metodi produttivi e di difesa delle produzioni agricole di tipo biologico ed integrato. dalle avversità.

Il progetto ZeroSprechi è collegabile anche ad altri progetti di filiera finanziati dalla Regione Marche quali i PIF (progetti integrati di filiera). Ad esempio il PIF della Verde Valdaso intende aggregare aziende frutticole che implementano sistemi di produzione integrata e biologica per migliorarne la competitività sui mercati locali e nazionali.

Aziende target oltre ai partner

Beneficiarie dell’innovazione raggiunta saranno le numerose aziende agricole di piccole e medie dimensioni operanti nel settore frutticolo localizzate nella Valdaso, nella Valle del Foglia e tutte le aziende frutticole aderenti agli accordi agroambientali finanziati dalla Regione Marche (AAA).

Metodi

Le prove verranno svolte in frutteti commerciali delle tre aziende coinvolte, attraverso i modelli previsionali e le strategie di protezione dalla moniliosi. Inoltre, nell’azienda Acciarri verranno effettuati trattamenti anche con un prototipo a parzializzazione del getto d’aria. Nella stessa azienda, i frutti trattati in campo con le diverse strategie per il controllo della moniliosi saranno conservati in atmosfera con ozono, per verificare gli effetti sulla conservazione e la shelf life.

Saranno effettuate indagini volte al riconoscimento dei ditteri drosofilidi presenti nei frutteti delle aziende partner di progetto e del loro coinvolgimento nello sviluppo di moniliosi.

Divulgazione e comunicazione

Responsabili della divulgazione dei risultati saranno l’ASSAM, l’Associazione Produttori Valle del Foglia, nonché le aziende coinvolte, Agricolae e l’Università Politecnica delle Marche.

L’interazione interna e l’informazione continua dei partner avvengono attraverso diverse forme di comunicazione e strumenti: riunioni, anche in teleconferenza e skype, sito internet dedicato al G.O., social network, mail dedicata al G.O., documenti informativi interni, check di progetto, attività di networking con G.O. europei analoghi (ad es. il G.O. spagnolo “Fruit-Net – control of Monilinia spp. in stone fruits”).

 

Attese

Le strategie trasferite alle aziende frutticole contribuiranno ad una riduzione dei residui di fungicidi nell’ambiente e sui frutti, all’allungamento della shelf life ed al miglioramento della qualità per il consumatore finale, fornendo un’ idea di sostenibilità all’intera filiera di produzione delle drupacee marchigiane.